giovedì 19 gennaio 2012

L'ipovisone a scuola.

Collegandomi al post precedentemente pubblicato mi sembra opportuno parlare del supporto che il centro da alle persone soggette ad iposivione.

I ragazzi dai undici anni in poi possono comodamente portare i loro testi scolastici al centro e degli addetti si applicheranno a trasformare il testo in testo Braille o ingranditi nonché del materiale tattile integrativo e di supporto alle attivita' didattiche, al fine di facilitare il processo di integrazione scolastica dell'alunno con deficit visivo. Se i testi invece sono per le scuole di ordine inferiore quindi dotati di maggiori immagini rispetto a questi, la trasformazione sarà fatta in Braille nella parte dei testi mentre per la parte delle immagini saranno trattate con metodi di disegno in rilievo e di materiali diversi da quello della carta per facilitare la "lettura tattile" di questa.
Come faranno mai a legge i soggetti ipovedenti o affetti da un deficit visivo assoluto?
Semplice, avendo perso l'utilizzo totale o parziale della vista hanno affinato e sviluppato maggiormente gli altri sensi sopratutto il tatto. Utilizzando le dita, nello specifico i polpastrelli i ragazzi riescono a leggere ciò che c'è scritto sul foglio decodificando la composizione dei punti Braille nelle lettere alfabetiche che conosciamo anche noi normo vedenti. Questa capacità di lettere il sistema Braille è tanto più facile da acquisita tanto si è piccoli, col progredire dell'età in cui si manifesta per la prima volta il deficit è sempre più difficile acquisire una ottima competenza nel leggere il Braille. Per fortuna la tecnologia ha fatto passi da gigante e il designer Hyung Jin Lim ha ideato e realizzato un concentrato tecnologico che permette a tutti di tradurre testi Braille: il "Braille Interpreter"; è un guanto dotato di un sensore all’estremità del dito indice capace di leggere e tradurre simultaneamente le varie combinazioni di puntini dell’alfabeto braille. La traduzione del testo viene successivamente elaborata in traccia audio ed inviato via bluetooth all'auricolare dell’utente.
Geniale no!? :)


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